Dr. Gaetano Zanoli

Piano del Colore del centro storico di Concordia s.Secchia

settembre 1, 2015GaetanoUrbanistica
Titolo: Piano Urbanistico del Colore in appendice al Piano della Ricostruzione
Committente: Comune di Concordia
Progetto e DL: Ing. Gaetano Zanoli
Ubicazione: Concordia sulla Secchia (Mo)
Anno: 2014-2015
Dimensione Intervento: Perimetro del centro storico del capoluogo
Descrizione :

L’Amministrazione Comunale di Concordia ha ritenuto che un processo globale ed armonico di ricostruzione dopo il disastroso terremoto del 2012 non potesse fare a meno degli strumenti urbanistici messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna, quali il Piano della Ricostruzione – secondo la L.R.16/2012 – ed anche di un Piano del Colore quale suo idoneo corollario. Nel cercare la qualità urbana anche attraverso la percezione del colore, vi è la convinzione che un approccio corretto ed un’attenzione consapevole al contesto in cui si vive generano un ambiente gradevole e dimostrano un’affezione ai luoghi, positiva per chi li vive quotidianamente. Sviluppare nei cittadini di Concordia un profondo legame col proprio centro storico sarà di stimolo alla sua salvaguardia e a garantirne una piena riappropriazione.

Il Piano del Colore di Concordia si vuole collocare fra quelli “non autoritari” che coinvolgano la partecipazione dei cittadini, sia mantenendo una componente di flessibilità nel breve processo di formazione delle scelte cromatiche e materiche, sia lasciando spazio a Committenti, Professionisti ed Imprese nonché ai produttori dei materiali.
Il Piano del Colore di Concordia si pone i seguenti obiettivi:
1) Rafforzare la qualità urbana attraverso la coerente applicazione dei criteri di conservazione e salvaguardia anche alle facciate, ai loro elementi architettonici ed ai loro colori
2) Redigere uno strumento complementare a quelli urbanistici, di orientamento per le scelte cromatiche e materiche, per aiutare i tecnici e gli operatori, sia pubblici che privati, ad affrontare l’ultimo ma non meno importante passaggio del tinteggio finale nel processo di ricostruzione
3) Stimolare un inizio di un percorso di conoscenza approfondita e di studio delle cromie tradizionali, delle tecniche e dei materiali tradizionali e più idonei alla conservazione del centro storico e della sua identità
4) Valorizzare l’ ”edilizia minore” seriale del tessuto storico di base, ed in particolare del nucleo ad alta qualità potenziale costituito dalle cortine edilizie delle vie principali (Pace e Don Minzoni)
5) Riconoscere ai progettisti un ruolo propositivo e di approfondimento
6) Consentire la creazione di una banca dati informatica relativa agli edifici del centro storico, facilmente consultabile e confrontabile poiché redatta con la medesima modulistica di base.
7) Incentivare criteri di coerenza e di compatibilità delle scelte cromatiche di progetto con le caratteristiche architettoniche, compositive, tipologiche, formali e materiche degli edifici.
7) Incentivare l’integrazione e la compatibilità degli interventi rispetto al contesto attraverso la valutazione del campo visivo prossimo e di quello d’insieme.

Partendo dalla schedatura del Piano della Ricostruzione, è stata ricava e successivamente estesa una schedatura finalizzata solo al tema del colore e del restauro delle facciate.
La Scheda è formata da tre pagine:
inquadramento planimetrico ed individuazione/numerazione della UMI e del corpo di fabbrica, esito della scheda Aedes, categoria di intervento
rilievo fotografico dello stato di fatto e riferimenti storici/foto-iconografici
indicazioni di progetto
Esaminando lo stato di fatto, si sono potute individuare delle casistiche ricorrenti negli edifici, rispetto alla finitura delle facciate principali, che sono di fatto servite per proporre dei criteri di progetto.

Il Piano del Colore è composto dai seguenti elaborati:
A – Relazione illustrativa
B – Tavola planimetrica generale con perimetrazione ed individuazione/numerazione delle U.M.I e degli edifici schedati
C – N° 167 Schede operative di analisi ed intervento per i singoli edifici, fra i quali sono compresi ed individuati quelli facenti parte delle U.M.I. (unità minime di intervento) definite dal Piano della Ricostruzione
D – Prospetti d’insieme delle vie Pace – est ed ovest – e Don Minzoni (fronti stradali significativi / esemplificativi)
E – Norme Tecniche di Attuazione
F – Allegati tecnici:
F1 – Tabulato di riepilogo schede
F2 – Abaco riassuntivo dei colori
F3 – Glossario / ricette / tecniche
F4 – Elenco delle terre naturali
F5 – Elenco delle ditte produttrici

Piano particolareggiato di iniziativa privata del comparto residenziale “C2-Papotti”

maggio 9, 2012adminUrbanistica

Titolo:
Piano particolareggiato e lottizzazione.
Committente: Immobiliare Citta’ & Paesi s.r.l.
Progetto e d.l.: Ing. Gaetano Zanoli
Collaboratori: Arch. Isabella Colarusso – Geom. Maurizio Coluciello
Ubicazione: Limidi di Soliera
Anno: 2010
Dimensione area: mq.56.778 sup. catastale territoriale
Dimensione intervento: mq.776 S.U. non residenziale – mq.7.741 S.U. residenziale

Descrizione: Come elemento distributivo portante del comparto si è scelta la “strada residenziale” a traffico moderato, da cui si dipartono – con schema a pettine – gli ambiti di raggruppamento dei lotti edificabili.

  • Detta strada di lottizzazione deve servire anche il nuovo parcheggio pubblico di urbanizzazione secondaria previsto ad est del complesso “scuola elementare-palestra-centro civico”, in modo da trasformare il tratto cieco di via Papotti in una zona pedonale accessibile solo ai mezzi di emergenza ed ai pochi residenti.
  • La parte a sud dei servizi pubblici e del relativo parcheggio costituisce il terreno da cedere gratuitamente al Comune come “extra standard” ai sensi dell’accordo di pianificazione ex-art.18 L.R.20, per un totale di mq.15.082.
  • La ristretta zona commerciale, che ospita un esercizio alimentare di media dimensione ed altre attività, è invece stata posizionata con fronte su via Limidi ed accesso autonomo, non interferente con la lottizzazione. Fra essa e la parte residenziale è stata organizzata la parte più consistente del verde pubblico, con percorsi pedonali/ciclabili che connettono tutte le funzioni previste fra di loro e con il blocco dei servizi pubblici comunali.
  • Tutti i lotti e le tipologie edilizie sono organizzate in 5 gruppi o “clusters” , ciascuno con accesso tramite un breve anello stradale dotato di parcheggi propri. In tal modo nessun lotto avrà l’accesso carraio direttamente dalla strada di lottizzazione, ed il disturbo proveniente dal traffico di passaggio sarà – per i residenti – il più contenuto possibile. Tali ambiti di accesso a cul-de-sac assumono il carattere di uno spazio semi-privato con caratteristiche di riconoscibilità, identità, sicurezza e tranquillità.
  • La frazione arborea del verde pubblico è costituita da una miscellanea di essenze conformi al “Regolamento del verde” comunale del marzo 1999, e progettata in modo che aspetto e colore degli alberi si avvicendino col trascorrere delle stagioni.
  • Sul fronte sud, prospiciente la campagna, un accurato studio acustico-ambientale individua una fascia di rispetto che le abitazioni devono rispettare, mentre un altrettanto approfondito studio idraulico individua adeguati spazi di microesondazione e drenaggio per prevenire fenomeni di ristagno delle acque piovane.

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